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PILLOLE DI OSTEOPATIA #1

La rubrica "Pillole di Osteopatia" tratta di piccoli consigli che chiariscono, anche con una piccola spiegazione fisio-patologica, come funzionano certi meccanismi del nostro corpo e di quello dei nostri amici a 4 zampe e di come le persone, riconoscendole e mettendole in pratica, possano conoscere il proprio corpo e prevenire malesseri futuri o quelli dei propri animali.


PRIMA PILLOLA L'ATTIVITÀ FISICA: UN GRANDE FARMACO


Diversi studi dimostrano che l'attività fisica di tipo aerobico (camminate, corse, vari tipi di sport) ha un'azione protettiva del cervello e del tessuto nervoso in generale: incrementa le abilità cognitive, attenua i deficit motori, stimola la neurogenesi (formazione di nuove cellule nervose) e migliora i deficit neurologici. Inoltre, gli effetti cerebrali dell'esercizio fisico sono un potente fattore antinvecchiamento e sono del tutto simili a quelli prodotti dai più moderni farmaci antidepressivi e ansiolitici.


L'insieme di questi effetti positivi trova una spiegazione dell'aumento della BDNF (fattore nervoso di derivazione cerebrale). Questa sostanza infatti ha un effetto neuroprotettivo e neurotrofico (promuove la crescita dei prolungamenti cellulari, assoni e dendriti), aumenta la plasticità cerebrale (la capacità di creare nuove connessioni (sinapsi) soprattutto nell'area ippocampale del cervello.



La decisione di correre, nuotare o comunque mettere in movimento i grossi muscoli del corpo comporta l'attivazione di vari centri cerebrali tra cui le aree corticali prefrontali, le cortecce motorie, e anche aree profonde come i gangli della base, il cervelletto, il setto, il mesencefalo.

L'attivazione delle due ultime aree comporta anche la liberazione di neurotrasmettitori come acetilcolina e serotonina. Dei muscoli in attività poi vengono liberate l'IGF-1 (fattore insulino-simile di tipo 1) e l'anandamide.

È inoltre giusto parlare anche di immunologia sportiva, in quanto diversi studi scientifici cercano di dimostrare spiegare i benefici effetti dell'attività fisica ricorrendo ad accurate misure del sistema immunitario in persone con regolare attività fisica. Le conclusioni di questi studi hanno evidenziato che:

  • un regolare e moderato esercizio fisico che va dai 30 ai 45 minuti tonifica il sistema immunitario;

  • una sforzo eccessivo e prolungato, che va dai 90 fino ai 180 minuti, anche in soggetti allenati, può provocare, dopo un'iniziale stimolazione, una immunosoppressione che dura alcune ore, rendendo l'organismo più suscettibile alle infezioni.


I meccanismi molecolari che stanno alla base degli effetti dell'attività fisica sull'immunità comprendono la capacità dei muscoli dello scheletro , al pari del tessuto adiposo, di rilasciare citochine, battezzate quindi miochine. Si tratta delle citochine della prima fase dell'infiammazione: IL-6,IL-1 e TNF-α. Ma quindi i muscoli reagiscono all'attività fisica e a un'infezione allo stesso modo?


Non proprio. In caso di un'infezione la prima citochina che viene rilaciata è il TNF- α e da questo primo stimolo partono poi le altre due. L'attività fisica invece rilascia dai muscoli il IL-6, la quale attiva un0altra sequenza fatta di citochine antinfiammatorie. Gli effetti dell'IL-6 non sono dunque infiammatori. E oltre all'IL-6, anche l'adrenalina aumenta nettamente sotto esercizio fisico ed esercita un effetto antinfiammatoria inibendo il TNF- α.


Diversi studi hanno poi evidenziato che le persone praticanti l'antica disciplina cinese del Tai Ji Quan avevano un sistema immunitario più attivo nei confronti delle infezioni virali. Questo perchè questa particolare disciplina diminuisce l'attivazione dell'asse dello stress e del sistema nervoso simpatico in particolare, che hanno effetti soppressivi sull'immunità.




BIBLIOGRAFIA:

Cotman C.W., Berchotold N.C., excercise: a behavioural intervention to enhance brain health and plasticity, TRENDS in neuroscience 2002; 25:295-301. Si veda anche Angevaren M. Et al., Physical activity and enhanced fitness to improve cognitive function in older people without known cognitive impairment, Cochrane Database Syst. Rev. 2008 Apr 16; (2): CD005381.

Sparling P.B. Et al., exercise activates the endocannabinoid system, Neuroreport 2003; 14:2209-11

Bottacini F., Carosella A., Immunità, cibo e cervello, Tecniche Nuove,pag. 71-77.

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